Ecumene

Lunedì, 12 Luglio 2004 21:44

XII Assemblea generale

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Conferenza delle Chiese europee (KEK)

Si è tenuta a Trondheim, in Norvegia, la XII Assemblea generale della Conferenza delle Chiese europee (KEK). Dal 25 giugno al 1 luglio 2003 i rappresentanti delle varie Chiese europee si sono confrontati sul tema «Gesù Cristo guarisce e concilia - La nostra testimonianza in Europa».

 «Trondheim fu un tempo città di pellegrinaggi. Anche oggi siamo pellegrini. Luogo d'incontro: le acque qui si mescolano, fiume e fiordo scorrono insieme. Siamo rinviati ai nostri rispettivi battesimi, camminando verso i nostri luoghi d'incontro. Quest'onda che trascina le nostre Chiese le une verso le altre è segno di speranza per l'avvenire, allorché constatiamo il peso delle nostre diverse eredità storiche, in comunione gli uni con gli altri e con il Cristo» (dal messaggio finale).

«Tutto è dono, tutto è grazia. Se vogliamo avere nei confronti dell'Europa un linguaggio che guarisca e riconcili, bisogna che sia il linguaggio di Dio e non il nostro. Ciò che abbiamo da offrire al mondo non è un programma, né un'ideologia, ma una persona, Gesù Cristo» (Patriarca ecumenico Bartolomeo I).

Il documento finale ruota intorno a cinque punti:

1. Vivere insieme come Chiese d'Europa. Bisogna superare i conflitti e la proclamazione del Vangelo in parole ed opere deve diventare comune per la salvezza di tutti. I dialoghi sull'unità cristiana vanno proseguiti, come pure il processo di chiarimento tra le Chiese ortodosse e le altre Chiese del KEK.

2. La KEK e l'Europa. Le Chiese dovranno far sentire la loro voce per le questioni spirituali, sociali ed etiche. Dovranno prestare la massima attenzione alle varie forme di povertà e favorire la cooperazione.

3. I problemi mondiali nella prospettiva europea. Si tratta di rafforzare, andando oltre l'eurocentrismo, la responsabilità dell'Europa nei confronti dell'umanità intera. Importante viene individuato il problema del controllo e della riduzione delle armi.

4. La KEK e il mondo ecumenico. La collaborazione ecumenica, che sta attraversando un periodo di crisi, va ripensata e ristrutturata.

5. La KEK e i rapporti con i suoi membri. Emerge l'esigenza di rendere più snella l'amministrazione della KEK. Le organizzazioni giovanile sono considerate parte integrante della KEK.

Letto 1836 volte Ultima modifica il Mercoledì, 08 Dicembre 2010 19:57
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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