Ecumene

Domenica, 14 Febbraio 2016 10:26

La Chiesa dei Fratelli

Vota questo articolo
(0 Voti)

La Chiesa "dei Fratelli" conta circa 250 comunità in Italia, alcune grandi, altre piccole. Per costituire una comunità "di Fratelli" non è necessario avere un minimo di membri. Importante è che vi sia un gruppo di cristiani battezzati che possono rompere il pane insieme e che si radunino regolarmente.

Alle origini della Chiesa "dei Fratelli" in Italia è la figura del conte fiorentino Piero Guicciardini nato nel 1808. Egli realizzò la salvezza di Cristo tramite dei credenti della Svizzera francese e l'opera degli asili, che Mathilde Calandrini aveva iniziato a Pisa tra il 1831 e il 1846. Guicciardini venne a sapere dalla Calandrini che a Pisa si tenevano riunioni per leggere e meditare la Parola di Dio e ebbe così i primi contatti con gli evangelici. Iniziò a Firenze un'opera analoga a quella degli asili di Pisa: si cominciarono a tenere delle riunioni familiari in cui si leggeva la Bibbia. Più tardi andò in Svizzera e s'incontrò con alcuni credenti. In un taccuino che teneva con sé al momento in cui fu arrestato per la sua fede, nel 1851, diceva appunto che egli era stato istruito a Ginevra dai Fratelli cristiani.
Guicciardini dichiara che la sua conversione a Cristo avvenne nell'anno 1836. Fino ad allora era stato mosso da un generico interesse religioso. A quel tempo vi era a Firenze una dozzina di questi gruppi cristiani evangelici che leggevano insieme la Bibbia. Nel 1846 cominciarono anche a celebrare la S. Cena.
Nel 1851 Guicciardini viene arrestato a Firenze ed esiliato. Passa nelle Valli valdesi, in Svizzera e più tardi in Inghilterra. Qui trova che le riunioni dei fratelli darbisti erano simili a quelle che avevano luogo a Firenze e si lega con loro. A Londra incontra anche Pietrocola Rossetti, lo evangelizza e lo aiuta ad affidarsi al Signore Gesù.
Nel 1854 Guicciardini rientra in Italia e comincia la sua attività a Pietra Ligure e poi in Lombardia. Anche Pietrocola Rossetti torna in Italia e fonda alcune comunità nella zona di Alessandria, dell'Astigiano e del Pavese.
Verso il 1870 le comunità degli evangelici si organizzarono come "Chiesa libera". I Fratelli non vollero legarsi, sia per il rifiuto di ogni forma di organizzazione, sia perché non approvavano né legami che la Chiesa libera aveva con la massoneria né il suo forte anticlericalismo.
Lia sottomissione all'intera rivelazione piuttosto che a dottrine parziali e riconducibili a uomini, e la fiducia nel fatto che l'opera non appartenesse agli uomini, ma a Dio stesso vennero a costituire dei tratti distintivi delle Assemblee. La fede dei più risultava rafforzata, e così anche il loro attaccamento alle parole ed alle promesse di tutto il consiglio di Dio. Essi vivevano e lottavano per quel messaggio in cui avevano creduto, nella certezza di aver trovato la verità che rende l'uomo libero. E quello che avevano ricevuto, lo volevano trasmettere al mondo, in uno spirito di libertà e d'amore, che tutto si coglie nelle parole di quest'inno del Rossetti condiviso dal Guicciardini:

"Innalzate il Vessil della croce!
Libertade bandite agli schiavi!
Di salvezza elevate la croce,
Dell'Italia fra il duplice mar!
Proclamate la Buona Novella
Della grazia a chi grazia dispera,
 Annunziate alla gente rubella
Che il Signore è venuto a salvar!"

Ognuno dei fratelli aveva riscoperto personalmente, nella Bibbia, il messaggio della grazia di Cristo. Questo messaggio era il cuore dello scritto biblico, l'Evangelo di Dio per la salvezza di chiunque crede, il fulcro della loro predicazione. Si ripresentava così, in loro, quella che era stata la preoccupazione primaria della Chiesa cristiana primitiva, "una preoccupazione kerygmatica: l'annuncio secondo cui in Cristo, crocifisso, ma risuscitato e vivente, era la salvezza".
Attualmente i Fratelli sono sparsi un po' per tutto il paese. Nuclei più numerosi si trovano in Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana; altri nelle Marche; infine forti gruppi si trovano nelle Puglie e in Basilicata.
La Chiesa "dei Fratelli" conta circa 250 comunità in Italia, alcune grandi, altre piccole. Per costituire una comunità "di Fratelli" non è necessario avere un minimo di membri. Importante è che vi sia un gruppo di cristiani battezzati che possono rompere il pane insieme e che si radunino regolarmente. Le assemblee "dei Fratelli" sostengono vari asili infantili e una casa per anziani. Le Chiese Cristiane Evangeliche "dei Fratelli" si distinguono, nel panorama evangelico, per la loro ecclesiologia che, basandosi sul Nuovo Testamento, porta al rifiuto di ogni struttura ecclesiale o interecclesiale istituzionalizzata. Poiché credono che Gesù Cristo è "Capo supremo della Chiesa", le chiese locali, pur ricercando e vivendo fra di loro rapporti di comunione e di collaborazione, sono autonome l'una dall'altra, essendo ciascuna guidata per mezzo del servizio di un collegio di "anziani". Il culto si svolge in una forma libera. Tutti i fratelli battezzati possono parteciparvi attivamente. Per la preparazione dei bambini ci sono le Scuole domenicali e dei campi estivi. La Chiesa "dei Fratelli" è stata riconosciuta nel 1891 come Ente Morale, che amministra i locali di culto. Per quanto riguarda la responsabilità del cristiano per la vita pubblica e per le questioni sociali, egli l'assolve quando ubbidisce all'Evangelo, quando lo annunzia, quando ama il prossimo, quando vive la sua vita onestamente. Noi   "Chiesa   dei   Fratelli"   siamo   Cristiani, che in un determinato momento della nostra vita abbiamo riconosciuto di essere dei peccatori perduti, degni di essere condannati da Dio, bisognosi di perdono. Per la grazia di Dio abbiamo realizzato che Gesù, quasi 2000 anni fa, ha preso su di sé i nostri peccati e li espiati con il suo sacrificio. Con gratitudine ci siamo rivolti a Lui accettandoLo come nostro Salvatore e Signore, per vivere insieme a Lui su questa terra, aspettando il suo promesso ritorno per vivere insieme a Lui per sempre.
La nostra fede è basata su un documento storico, la Sacra Bibbia, l'unico libro ispirato da Dio e assolutamente attendibile per tutte le questioni di fede e di condotta. Rifiutiamo come norma di fede tradizioni, rivelazioni o insegnamenti che sono in contrasto con la Sacra Bibbia.
Crediamo che:

  1. Dio si è rivelato in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo;
  2. Gesù nacque per opera dello Spirito Santo dalla vergine Maria, per essere il nostro Salvatore;
  3. lo Spirito Santo ci illumina, ci partecipa la vita di Dio e ci sostiene, affinché possiamo vivere una vita che onora Dio;
  4. ogni uomo è per natura un peccatore perduto e deve accettare il perdono che Dio gli ha provveduto in Cristo Gesù e unirsi spiritualmente con il risorto Cristo per vivere insieme a Lui, altrimenti sarà giudicato davanti al trono di Dio con una eterna condanna.

La Chiesa di Gesù Cristo non è un’organizzazione umana, ma un organismo vivente composto di tutti coloro che consapevolmente hanno accettato Gesù nella loro vita, per vivere per sempre insieme a Lui e per Lui. Egli edifica la Sua Chiesa tramite il sevizio di anziani e diaconi che sono costituiti dallo Spirito Santo.


(tratto da ECO, n.3, maggio-giugno 2009, p. 2)

 

Letto 2367 volte Ultima modifica il Domenica, 14 Febbraio 2016 10:41
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Search