I Dossier

Dossier Pace (139)

Domenica, 29 Agosto 2004 21:50

Disarmare Dio, disarmare la Chiesa

di Lidia Maggi Sono stati giorni intensi: tanti incontri pubblici per dire no alla guerra, per invocare la pace, uno sguardo più rivolto verso il mondo che all'interno delle nostre realtà ecclesiali, l'urgenza lo ha richiesto. Ed ora? Tutto passato? Abbassiamo la guardia? Si è pregato, digiunato, manifestato, firmato appelli e sperato che la pressione mondiale fermasse la furia omicida delle bombe. Ci sentiamo stanchi. Ma questa volta nel Getsemani gli occhi dei discepoli sono rimasti vigili, abbiamo vegliato, pregato, compreso la gravità del momento e provato a reagire. Tuttavia la speranza ha faticato a fluire. Nemmeno l'annuncio della risurrezione…
Domenica, 29 Agosto 2004 21:48

Più pace meno benzina

di Francesco Gesualdi Mentre scrivo tutto lascia presagire che l'attacco all'Iraq ci sarà e quando questo articolo sarà apparso saremo in piena guerra. Bush si è sforzato di convincerci che la sua è una battaglia del bene contro il male, del paladino della libertà e della democrazia contro il mostro del terrore e delle dittatura. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli per garantirgli consensi e assicurargli mano libera nell'uso di qualsiasi arma. A fargli scuola sono stati i cartoni animati giapponesi che raccontano sempre storie di un forte buono in lotta contro un potente cattivo. Gli psicologici hanno constatato…
Domenica, 29 Agosto 2004 21:46

Guerra, avventura senza ritorno

di Vittorio Citterich Giovanni Paolo II, la cui vocazione storica, sin dall’inizio del pontificato, sembra essere quelle di abbattere mura di divisione e costruire ponti di riconciliazione, ha indetto per il 5 marzo, mercoledì delle ceneri del 2003, una giornata di preghiera e digiuno per la causa della pace, ancora una volta minacciata da turbinosi venti di guerra verso l'Iraq, preannunciando una nuova "tempesta del deserto" come quella già duramente sperimentata nel l991. Già in quella drammatica occasione il Papa aveva ammonito contro il ricorso alla guerra, "avventura senza ritorno". E nel marzo del 2003, ha ripetuto essere "doveroso per…
di Alberto Bobbio Quando gli americani hanno chiesto a tutte le organizzazioni non governative di registrarsi presso i propri uffici militari per poter lavorare in Iraq, la maschera è del tutto caduta. La scelta statunitense andava ben al di là di una semplice offerta di protezione. Rivelava che la campagna militare aveva avuto come scopo principale il controllo di un paese e dei suoi affari. Anche gli affari umanitari servono allo scopo politico. La discussione che è seguita a livello planetario ha diviso gli "umanitari", ma non ha fatto recedere gli uomini del Pentagono, i quali in pratica hanno spiegato…
Domenica, 29 Agosto 2004 21:35

"Giusta causa" in crisi

di Drew Christiansen * Drew Christiansen è gesuita. L'articolo è stato pubblicato sul settimanale statunitense "America" (rivista dei gesuiti) il 24/372003. E’ stata una mossa audace. Mentre numerosi funzionari vaticani e lo stesso Giovanni Paolo II esprimevano una critica vigorosa a una possibile guerra all'Iraq, l'ambasciatore statunitense presso la Santa Sede ed ex presidente nazionale del partito repubblicano, Jim Nicholson, invitava a Roma Michael Novak dell'American Enterprise Institute di Washington per sostenere la fondatezza di una "guerra preventiva" contro l'Iraq. L'invito di Nicholson è stato una contromossa rispetto alla coraggiosa resistenza vaticana alla politica bellicista dell'Amministrazione Bush, in atto da…
Domenica, 29 Agosto 2004 21:30

Superare la teologia della guerra giusta

di Emmanuel C. Mac Carthy Per gran parte della mia vita, certamente gli anni in cui indossavo l’uniforme di generale dell’esercito, pensavo in modo diametralmente opposto a quanto ora esporrò. Il presupposto di queste riflessioni è che Cristo ha qualcosa d’importante da dirci sul modo di vivere la vita cristiana. Lo scopo è di ricercare la verità di Cristo, con la comunità dei cristiani e all’interno di essa. È un testo serio perché il problema è serio: si tratta della guerra e di ciò che Cristo attende nei suoi confronti da coloro che lo seguono. Non procede da uno spirito…
Domenica, 29 Agosto 2004 21:27

Dio non vuole mai la guerra

di Enzo Bianchi Da alcuni mesi da quando una nuova guerra nel Golfo ha cominciato a profilarsi all'orizzonte, non passa praticamente giorno in cui non si levi un’autorevole voce cristiana per invocare la pace, per condannare la guerra, per proclamare che la guerra non è inevitabile. Giovanni Paolo II continua ad affermare in modo ossessivo e senza ambiguità che "la guerra è sempre una sconfitta dell’umanità", "un’avventura senza ritorno", ha ridestato con forza il messaggio della Pacem in terris di Papa Giovanni, l'apice del magistero cattolico sulla pace, insiste nel chiedere a tutte le Chiese locali veglie di preghiere e…
John Brady Kiesling Imbarazzo, disagio, indignazione: sono i sentimenti che si vanno diffondendo sempre più anche tra i diplomatici americani di fronte alla guerra all'Iraq. Ne è un chiaro esempio il consigliere politico dell'ambasciata americana ad Atene, John Brady Kiesling, che il 27 febbraio 2003, dopo oltre vent'anni di servizio, ha rassegnato le proprie dimissioni per protesta contro la politica di Bush. "Dobbiamo chiederci perché - ha scritto in una lettera indirizzata al segretario di Stato Colin Powell - abbiamo fallito nel tentativo di convincere la maggior parte del mondo che è indispensabile una guerra contro l'Iraq. Negli ultimi due…
di James Petras (sociologo) Questo articolo è apparso sul sito internet latinoamericano "Resumen" (http:///www.nodo50.org/resumen/home.htm).Pubblicato in Adista 26, 2003 con il titolo "Pubblicità al massacro". Il Pentagono ha annunciato che è stata testata la bomba non nucleare più grande della storia, con un peso di nove tonnellate e mezzo, in vista del suo possibile uso in Iraq. Due settimane prima il generale Richard Meyers, presidente del comando congiunto dello stato maggiore, ha affermato che la politica statunitense era quella di provocare uno shock all’Iraq per obbligarlo ad arrendersi, sganciando su Baghdad 3mila bombe e missili durante le prime 48 ore della…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:58

Rete fede e giustizia. Europa - Africa AEFJN

AEFJN è un organismo internazionale di 41 Congregazioni religiose e missionarie di donne e uomini che lavorano in Africa e in Europa per promuovere rapporti più giusti ed equi tra i popoli dell’Africa e quelli del Nord. L’organismo fu fondato nel 1988 e il suo segretariato fu aperto a Bruxelles all’inizio del 1989. AEFJN comprende una rete di base assai estesa di religiose e religiosi sia in Africa che in Europa. La sensibilità e la conoscenza dei problemi africani propri alla rete garantiscono che le sue scelte, riguardanti temi da discutere e relativi interventi operativi, siano portate avanti in consultazione…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:55

La pace non si ammaina

di Don Mario BanderaPassata la buriana della guerra del Golfo, sconfitto Saddam, conquistati i punti strategici di Bassora, Mossul e Baghdad, occupati i pozzi petroliferi dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti, anche il circo massmediatico internazionale, accorso come le mosche sulle piaghe purulenti di una "sporca guerra preventiva", fa dietro front e tutto rientra nel grigio anonimato del tran tran dell'informazione soporifera dei giorni feriali. Restano sul terreno le migliaia di morti innocenti e senza volto, falcidati da una potenza di fuoco tanto impressionante quanto imperturbabile di fronte ai lutti e tragedie causati dall'arroganza.
a cura di CEM Mondialità Si tratta di un adattamento, curato da CEM Mondialità, della guida che Educators for Social Responsability ha messo a punto attraverso alcune domande chiave riguardo a come comunicare coi bambini sui temi difficili nel mondo ed in particolare sulla guerra e la violenza. Il parlarne non spaventerà di più i bambini? No, se li ascolti e rispondi a ciò che senti in un modo sensibile e premuroso. Per quanto spaventosi possano essere alcuni sentimenti, fa molto più paura pensare che nessuno sia disposto a parlarne. Se col nostro silenzio comunichiamo che questo - o qualsiasi…

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