Famiglia Giovani Anziani

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 126

Visualizza articoli per tag: Aspetti Pastorali Sociali

DaneseA., Di Nicola G.P.,  - Le ragioni del matrimonio.  Il “valore aggiunto” della famiglia (Sintesi di Daniela Dogliani)

 ….La famiglia costituisce un investimento di fiducia nella società: essa si forma non tanto perché le persone cercano il modo di difendersi dalla società, quanto piuttosto perché sentono il desiderio di amarsi.

Istituzione e amore sono così in contrasto tra di loro? Due che si sposano implicitamente aderiscono a patti istituzionali, formano una istituzione nuova, che è appunto la famiglia…..

Giovedì, 01 Luglio 2010 12:21

La famiglia e le sfide culturali attuali

....Le sfide che l'attuale cultura pone all'esperienza familiare e affettiva sono - schematizzando - principalmente tre:

•    la rimessa in discussione della differenza sessuale;
•    la "familiarizzazione" della società in risposta alla trasformazione della famiglia in una sfera del privato;
•    un'inadeguata concezione della natura e del ruolo degli affetti....

 

 

Domenica, 20 Giugno 2010 09:08

Noi famiglia, noi società

NoiGenitori&figli. Estratto da pag.8

Il problema è che abbiamo identificato la famiglia col suo appartamento. E in questa parola, appartamento, c'è la stessa radice di separazione. Come in apartheid, un termine che giustamente ci indigna. Allora, dovremmo un po' preoccuparci di certe nostre chiusure domestiche...». Così il delicato tema "Dal noi della famiglia al noi del bene comune", scelto dalla Cei per il prossimo seminario di Senigallia

 

Presentazione del rapporto CISF 2009

Roma, martedì 15 giugno 2010. Senato della Repubblica, Sala Capitolare, Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, piazza della Minerva 38

Con questo volume è iniziata la nuova serie del Rapporto Cisf sulla famiglia in Italia, che presenta i risultati della prima edizione di una propria indagine originale, che verrà ripetuta ogni due anni, con 4.000 interviste su un campione statisticamente rappresentativo delle famiglie italiane. Il tema di questo Rapporto è il costo dei figli affrontato come costo della famiglia, non concepito in termini meramente economici ma in un quadro di scelte culturali, sociali e politiche.

 

In questi ultimi decenni si è assistito a un fuoco pirotecnico di ricette di politica familiare (dal “bonus bebé” al baby bond), enfaticamente propagandate come “la svolta decisiva”, ma terminate tutte purtroppo in un “eterno ritorno” della medesima inefficacia con la scusa magari delle scarse risorse disponibili.[1] Nel 1985 il Rapporto conclusivo su La Povertà in Italia della Commissione di studio istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (Governo Craxi) elaborò l’ipotesi di “un assegno sociale” che unificava detrazioni e assegni. Veniva abbandonato  “il concetto di familiare a carico”. Destinataria dell’intervento diventava “l’unità di convivenza”. Non interessava più la famiglia intesa nella qualità delle sue relazioni, ma solo come aggregato di individui in funzione di una ottimale redistribuzione del reddito.

Da una legge dell’Emilia-Romagna, del 1989, è scaturito un primo timido ma fondamentale dibattito che ha portato a riflettere su quali dovessero essere le politiche regionali per la famiglia. Oggi anche la Lombardia, con diversi presupposti, è divenuta paradigma in questo campo.

In questo breve contributo cercherò di riflettere sulle politiche regionali a sostegno della famiglia. Lo farò affrontando tre diverse dimensioni del problema: 1. mostrerò brevemente l’evoluzione delle leggi regionali dalla fine degli anni ‘80 ad oggi per mostrarne la morfogenesi “qualitativa”; 2. analizzerò le logiche di questa morfogenesi, mostrando i principi fondamentali di quelle che potremmo chiamare le “nuove politiche” per la famiglia; 3. concluderò sottolineando quelle che, a mio parere, saranno nel prossimo futuro le aree di politica sociale più importanti.

Domenica, 06 Giugno 2010 09:18

“Iniziare” a vivere in due: Dono e Progetto

Perché uno sposalizio per dare avvio alla missione di Gesù? E perché l’origine del suo ministero ha avuto bisogno del segno delle nozze per rivelarsi? Non c’è forse una reciproca illuminazione e una feconda benedizione tra “iniziare la vita a due” e “l’inizio dei segni che Gesù fece”?

Dianich S. -1993. I vari volti della Chiesa: società, comunità, popolo. Tratto da: La casa del popolo di Dio. Ed. San Paolo: 61. Cinisello Balsamo. 

Bianchi E. & Corti R., 2004 - La parrocchia un'intuizione biblica. In: La Parrocchia. Ed. Qiqajon, Magnano 2004, pag. 15-17.

 

Il gruppo fa vivere la fede in modo così intenso da far pensare che solo questa sia una vera esperienza di Chiesa ma…

 Il volto più vero della Parrocchia è quello di “popolo di Dio”, in cui tutti possono riconoscersi ed essere accolti.

Nella sua impalcatura fondamentale la Chiesa è come Gesù l’ha pensata e voluta: si fonda sulla fede; le si appartiene con il battesimo, ha la missione di portare agli uomini il Vangelo della salvezza, si giova della Sacra Scrittura, del servizio sacerdotale dei preti e dei vescovi, ecc….. Ma poi essa si presenta al mondo, lungo il tempo, in forme diverse. La veste esterna della chiesa, e di riflesso della parrocchia[1], è determinata anche dalla circostanze nelle quali si trova a vivere.

Domenica, 23 Maggio 2010 19:52

La famiglia: un problema o una risorsa?

Occorre scoprire che le famiglie costituiscono la struttura portante della comunità parrocchiale, Ogni matrimonio cristiano è un evento ecclesiale della presenza di Gesù che sposa la Chiesa

“I coniugi e i genitori cristiani hanno, nel loro stato di vita e nella loro funzione, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio e perciò non solo ricevono l’amore di Cristo diventando comunità salvata, ma sono anche chiamati a trasmettere ai fratelli il medesimo amore di Cristo, diventando così comunità salvante” (Direttorio di Pastorale Familiare, n. 135).

La parrocchia è chiamata a diventare “movimento”, vivendo non soltanto di struttura, ma anche di carisma, lasciandosi guidare dallo Spirito

 I “gruppi famiglia” sono una struttura permanente di cura della famiglia da parte della comunità di base - la parrocchia - definita dalla Chistifideles Laici: “l’ultima localizzazione della Chiesa, in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie” (n. 26).

Search