Formazione Religiosa

La parabola guarda indietro, ma pure sollecita ad affondare lo sguardo verso il futuro, un invito a vivere con speranza l'invito al banchetto della grazia e della vita che il Signore ci rivolge ogni giorno, in attesa di partecipare per sempre al banchetto dell'Amore.
Sapremo noi tornare ad accogliere il peso di queste sofferenze? Saremo capaci di distoglierci dalle immagini televisive per farci attenti all’imprevisto che cammina sulle nostre strade? Già, l’imprevisto...
Sabato, 27 Settembre 2014 21:45

34. Apocalittica giudaica (Rinaldo Fabris)

Nella letteratura “apocalittica” il mondo e la storia sono considerati come l’ambito in cui scontrano il bene e il male, angeli e demoni, materia e spirito, oppressi e oppressori.
Indipendentemente dall'esatto rapporto con fatti storici, il racconto biblico stabilisce tra la liberazione dall'Egitto, l'Alleanza stabilita dalla Legge e il dono della Terra, legami che rischiarano il significato della Legge in generale e delle Dieci Parole in particolare.
Venerdì, 04 Luglio 2014 09:00

Spiegare o celebrare? (Riccardo Barile)

Lo scopo delle monizioni è di «illustrare il significato del rito» e di «invitare il popolo a una partecipazione attiva e consapevole».
Proprio per ottenere l'obiettivo di incoraggiamento e di rafforzamento della fede, l'Apocalisse, in quanto «rivelazione di Gesù Cristo» è fondamentalmente celebrazione della Pasqua, inno liturgico e annuncio della risurrezione avvenuta.
Fu grande riformatore e moralizzatore della Chiesa del suo tempo, autore di importanti scritti liturgici, teologici e morali.
Raimon Panikkar ha una idea precisa non di ciò che è Dio è, ma di ciò che Dio non è. Tuttavia anche quest'idea cade sotto la sua stessa critica.
Se vogliamo essere veramente cristiani, vivere in modo consapevole e responsabile la nostra vocazione e rendere testimonianza autentica della fede che professiamo, è assolutamente necessario che ci sforziamo di penetrare il significato del mistero pasquale per renderlo operante nella nostra vita individuale e sociale.
Quasi tutto ciò che conosciamo della vita di Beda è quanto è stato raccontato da lui stesso nella sua Historia. Le sue parole, scritte nel 731, quando la morte era ormai vicina, gettano una luce sulla composizione del lavoro attraverso il quale è meglio ricordato nel mondo.
E cos'è la consacrazione se non la Parola detta, la Parola resa voce e suono: voce rivolta alle offerte del pane e del vino, voce che fa risuonare il testo biblico
In maniera sbrigativa alcuni dicono che tutto è stato facile per Maria, a motivo dei privilegi di grazia. La sua fede invece è esemplare per ogni credente, valida e attuale anche per noi oggi: un ascolto della Parola attivo, che tiene aperta un'attesa di cui si aspetta il compimento.

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