Grazie all'incontro tra la ragione e la fede è possibile giungere a comprendere in certa misura il senso della sofferenza; essa, cioè: non è una fatalità; non è un castigo; ma viene dall'amore e porta all'amore.
Non è possibile trascurare il fondamento spirituale che vivifica ogni tipo di relazione perché da consacrati siamo chiamati a mettere in gioco tutto noi stessi per fare crescere la comunione.
È comprensibile che le più belle riflessioni sulla figura e il mandato dei pastori siano quelle sgorgate dal cuore dei pastori santi, quasi espressione spontanea della loro esperienza pastorale e soprattutto della loro unione spirituale con Cristo grande pastore.
Lo spirito del mondo ha, nella ricchezza, il suo più forte ausilio. Chi ha grandi ricchezze vede la virtù come un’esplicazione elegante, un raffinamento dell’esistenza, un’esaltazione del proprio prestigio.
Nessuno può sperare di giungere al silenzio eloquente colmo del sussurro del Signore senza attraversare le aspre e desolate lande dell'assenza o, come direbbe San Giovanni della Croce, senza sperimentare la «notte oscura».
Si tratta per noi di evangelizzare tenendo presenti, secondo il nostro spirito, le situazioni di emergenza del nostro tempo. Cerchiamo di vedere quali sono...
Un cambiamento che ha influito sulla collocazione ecclesiale della vita religiosa è quello intervenuto a partire dagli anni cinquanta intorno ai modelli di santità.
Un libro biblico fatto di immagini sponsali e perfino dichiaratamente erotiche sembrerebbe il meno adatto ad accostare la realtà della verginità per il Regno dei cieli, quale la vita religiosa, in tutte le sue forme, si impegna a vivere e testimoniare.
Restano validi, secondo le esigenze odierne, i principi della missione come testimonianza e condividere incarnandosi; testimoniando l'amore oblativo e gratuito di Dio e scoprendo i semina Verbi che sono sparsi ovunque negli uomini e nel mondo.
E i nostri cuori andranno sempre dilatandosi, sempre più pesanti del peso di molteplici incontri, sempre più grevi del Tuo amore, impastati di Te, popolati dai nostri fratelli, gli uomini...
Per il Cristiano, la festa della Pentecoste è il completamento di tutto ciò che Cristo ha compiuto. Cristo ha insegnato a proposito del Regno di Dio, ed ecco, ora è aperto!
La comunità esiste a motivo di Cristo, è ambito della fede in lui e frutto di un dono accolto. Se la comunità si organizza in modo mondano, allora la comunità nega il suo fondamento.
L'evangelista Giovanni, particolarmente attento al simbolismo dei segni usati da Gesù, aveva già presentato con l'episodio della samaritana il tema dell'acqua viva, zampillante per la vita eterna...
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.