Ecumene

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di Rav Scialom Bahbout

Vorrei iniziare col denunciare una situazione generale.

Le religioni monoteistiche, in quanto ritengono di essere portatrici di verità assolute, sono normalmente e naturalmente portate alla sopraffazione, all’eliminazione dell’altro, in quanto viene ritenuto portatore di idee e comportamenti diversi: l’altro quindi o si converte oppure non deve esistere. Questa è cronaca che appartiene alla storia umana per molti secoli. Le religioni monoteistiche contengono in sé un elemento di intolleranza che è difficile da eliminare, una sorta di peccato originale alla base delle singole religioni.

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Domenica, 17 Ottobre 2004 18:36

Monaci: incontro interreligioso ad Assisi

Si è svolto ad Assisi a metà settembre 2003 un incontro tra monaci e monache cattolici, buddhisti e induisti. Un'esperienza - a chi vi si è avvicinato tentando di entrare nel gioco - che può dare le vertigini per la vastità di orizzonti spirituali nuovi, di linguaggi "altri" che tentano di pronunciare l’Ineffabile e che nella preghiera, come dice una monaca, "ci fanno percepire che forse proclamiamo un unico Mistero in linguaggi differenti".

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Mercoledì, 06 Ottobre 2004 23:23

La forza della sragione

di Ariel Levi di Gualdo *

Arabi ed ebrei, l'antisemitismo buono e quello cattivo nell'ultimo libro di Oriana Fallaci.

Con il suo nuovo libro "La forza della ragione", Oriana Fallaci torna a far gioire gli integralisti cristiani possessori di verità senza calore ed i sionisti fanatici che hanno mutato l'Ebraismo in culto idolatra dello Stato d'Israele.

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In ogni epoca si sono avuti incontri interculturali e interreligiosi ma casuali o inconsapevoli o dettati da interessi economici. Raimon Panikkar, di padre indiano e madre catalana, ha sempre ritenuto che l'incontro interculturale e il dialogo interreligioso sono qualcosa di necessario, in direzione di una profonda e integrale conversione dell'uomo che si apre all"'altro" con un atteggiamento umile, rispettoso e intenzionalmente accogliente.

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Mercoledì, 01 Settembre 2004 23:29

Ateismo per la fede

di Rowan Williams
(Arcivescovo di Canterbury)

Discutere di quello in cui gli altri non credono aiuta il dialogo tra le tre religioni abramitiche.

Non per nulla Olivier Clément, teologo ortodosso francese, scrisse sulla "purificazione grazie all'ateismo". Arrivare a credere con convinzione in un certo tipo di Dio può costituire il passo più importante nella direzione del vero Dio.

Ciò che vorrei suggerire specificamente a proposito del dialogo tra le fedi mondiali è che noi passiamo più tempo a guardare quello che le altre religioni non credono. Qualche anno fa, un teologo americano scrisse un libro sulla dottrina cristiana sotto forma di enunciazioni di ciò che non è oggetto di fede. Che cosa il cristianesimo rifiuta a proposito di Dio e di Cristo? Mi chiedo se lo stesso metodo non possa essere illuminante nel nostro sguardo sulle diverse religioni. Come nel caso dell'ateismo generalmente noi impariamo ciò a cui siamo o non siamo realmente vincolati, così nel dialogo o nel trialogo o altro tra le fedi potremmo riuscire a imparare dalle rispettive non-credenze, per essere purificati" dall'incontro e dalla disamina dei rifiuti, cioè degli "ateismi", delle rispettive opinioni.

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Sabato, 07 Agosto 2004 00:52

Quando Dio si invita

di Jean-Paul Guetny

Per le religioni abramitiche l’ospitalità è un dovere sacro: colui che viene accolto, rappresenta Dio. Come lo straniero, non si sa da dove Egli viene, "Egli chiede di essere accolto incondizionatamente, è portatore di un messaggio mai prima ascoltato né sperato…".

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Giovedì, 15 Luglio 2004 02:23

Il volto nero di Dio (Marcelo Barros)

Un aspetto fondamentale del cammino di fede delle comunità cristiane di base latinoamericane è stato il loro riappropriarsi della Bibbia. Oggi i poveri meditano la Parola di Dio e l'avvertono non più come una legittimazione dell'oppressione e della sofferenza (come durante il passato colonialista), bensì come chiamata di Dio alla libertà e alla pienezza di vita. Questa diversa lettura aiuta a comprendere che - come diceva il vescovo Oscar Romero parafrasando Sant'Ireneo di Lione - "la gloria di Dio è garantire la vita e la dignità dell'oppresso" e non solo celebrare belle liturgie

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abuna Vincent Donati
El Obeid (Sudan)

Sono un missionario cattolico della congregazione salesiana; ora lavoro qui a El Obeid tra giovani in maggioranza musulmani. Mi trovo a pieno agio, siamo amici. Ho 75 anni di cui 30 passati in Giappone e Corea e 23 in Africa: ho conosciuto altre religioni, soprattutto il buddismo. Penso che Maometto sia stato veramente un genio religioso e sociale, e che tutta la cultura araba è arrivata a grandi altezze per merito suo. Poche culture sono arrivate a così grande raffinatezza come quella araba e questa ha relazioni vitali con la cultura occidentale.

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di Raimundo Pannikar


Quando entri in un dialogo intrareligioso, non pensare prima ciò che tu devi credere.

Quando tu dai testimonianza della tua fede non difendere te stesso o i tuoi interessi costituiti, per quanto ti possano apparire sacri. Fa come gli uccelli del cielo che cantano e volano e non difendono la loro musica e la loro bellezza.

Quando dialoghi con qualcuno, guarda il tuo interlocutore come una esperienza rivelativa, come tu guarderesti – o ti piacerebbe guardare – i gigli dei campi.

Quando intraprendi un dialogo intrareligioso cerca di rimuovere la trave dal tuo occhio, prima di rimuovere la pagliuzza dall’occhio del tuo vicino.

Beato te quando non ti senti autosufficiente mentre sei in dialogo.

Beato te quando credi all’altro perché tu credi in Me.

Beato te quando affronti incomprensioni da parte della tua comunità o di altri a causa della tua fedeltà alla verità.

Beato te quando non attenui le tue convinzioni e tuttavia non le presenti come assolute.

Guai a voi, teologi ed accademici, quando trascurate ciò che gli altri dicono perché lo considerate imbarazzante o non sufficientemente "scientifico".

Guai a voi, praticanti delle religioni, quando non ascoltate il grido dei piccoli.

Guai a voi autorità religiose, perché impedite il cambiamento e la (ri)conversione.

Guai a voi, gente religiosa, perché monopolizzate la religione e soffocate lo Spirito che soffia dove vuole e come vuole.

(da Il dialogo intrareligioso, Cittadella Editrice)

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Giovedì, 15 Luglio 2004 02:13

Quel giorno in America…

di Jean Paul Guetny

Essendo ormai trascorsi parecchi mesi dall’attentato dell’11 settembre, è tempo di fare alcune considerazioni alla distanza.

In primo luogo, se gli attentati terroristici di New York hanno sconvolto il mondo intero, è anche perché essi si sono prodotti nel cuore stesso del mondo occidentale, che ha preso tragicamente coscienza della sua vulnerabilità. Numerosi uomini sono vittima quotidianamente, di atti di terribile violenza, ma essi sono meno vicini a noi di quanto lo siano gli americani, e, spesso, non ci sono le telecamere per darne le immagini in diretta.

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