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Martedì, 13 Luglio 2004 22:32

I deliri di un' "intellettuale"

di Jean-Paul Guetny

Se non fosse stato per la notorietà del suo autore, "Rabbia e l’orgoglio" (1) avrebbe raggiunto una moltitudine di altre opere nell’inferno anonimo dei libri razzisti e islamofobi. Oriana Fallaci è una giornalista che ha percorso mezzo mondo, e intervistato tutto il gotha politico. Essa si definisce come "una cittadina abituata a combattere tutti i fascismi e tutte le intolleranze". Istallatasi a Manhattan, vi ha respirato "l’odore della morte", dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Si è subito messa a scrivere delle "note convulse" intorno all’avvenimento.

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Martedì, 13 Luglio 2004 22:21

L'importanza del dialogo interreligioso

L’istituto di scienza e teologia delle religioni (ISTR) di Marsiglia, ha deciso di celebrare il decimo anniversario della sua fondazione a Marsiglia, con inizio dei lavori, proprio l’11 settembre 2002. In un’intervista rilasciata a Déjane Kareh Tager, il direttore dell’istituto, Jean-Marc Aveline, spiega le ragioni di questa scelta precisando che l’argomento dell’incontro verterà sul dialogo interreligioso, inteso, non solamente da un punto di vista teologico, ma secondo un criterio di interdisciplinareità; l’incontro infatti rientra nel programma organizzato dalla federazione internazionale delle università cattoliche(Fiuc)

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Martedì, 13 Luglio 2004 22:16

Per un'ospitalità interreligiosa

di Jean-Paul Guetny

La storia presenta delle crudeli ironie: nel momento in cui ci apprestavamo a chiudere questo dossier sull’ospitalità, Jean-Marie Le Pen, presidente del Fronte Nazionale, si qualificava per il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi. Egli è un esperto saltatore ad ostacoli della politica. Anche se, lungo il corso degli anni, i suoi discorsi si sono ammorbiditi, hanno cancellato alcune asperità controproducenti dal punto di vista dell’immagine, egli si è reso famoso per le sue tirate anti- immigrati e per la sua ideologia della "preferenza nazionale". Si parla a volte di un "rifiuto dell’altro". In effetti egli stabilisce una distinzione tra due forme di carità o, se si vuole usare un termine più laico, di solidarietà. La prima, legittima, consisterebbe nel preoccuparsi del vicino ("i Francesi di origine"); l’altra pericolosa, nel voler scendere a patti con il "lontano", lo straniero.

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Martedì, 13 Luglio 2004 21:25

Punti di convergenza

 di Djénane Kareh Tager

Come sembra lontano il summit interreligioso di Alessandria, durante il quale una delegazione di Rabbini israeliani (tra i quali il Rabbino Capo Bakchi-Doron) si è intrattenuto a colloquio per tre giorni, con i capi religiosi cristiani e soprattutto mussulmani, tra i quali ultimi lo sceicco d’al-Azhar, Mohammed Tantaoui!

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