Il desiderio è senz'altro tra i fattori primari dell'infelicità umana. Questo moto dell'animo che aspira a un bene che manca è una specie di anticipazione della realtà intravista dalla nostra fantasia la quale, si sa, non contiene mai nei debiti limiti la realtà, ma la deforma.
Il burnout (bruciarsi) è un tipo di esaurimento emotivo e professionale che tocca tutta la persona in modi e gradi diversi: fisicamente, intellettualmente, spiritualmente. Quello che primo aveva particolare valore e sul quale si investiva, perde man mano senso, viene messo in questione o del tutto abbandonato.
La diversità dei corpi femminile e maschile non è solo la diversità più radicale e più complessa dell'esistenza, ma è anche la più feconda: da questa differenza bisogna partire (e a questa bisogna ritornare) per imparare che le differenze non sono un optional per nessuno.
Idoli e controidoli del nostro tempo. Successo, bellezza, sesso, denaro, potere sono diventate le nuove divinità in grado di sostituire ogni anelito di trascendenza. E accanto ad essi troviamo il controidolo del disimpegno. Abbiamo la forza di rientrare in noi stessi utilizzando il dono della saggezza?
Per iniziare un cammino di riappropriazione della propria vita e della propria scelta vocazionale è necessario fermarsi, guardarsi dentro, iniziare un viaggio nella vita interiore per cogliere la realtà profonda e per riprendere slancio e vigore.
Autore prolifico, questo monaco benedettino unisce, in una lingua semplice, teologia cristiana, psicologia junghiana e filosofia zen. E predica così una «fede sana», che potrà «guarire gli uomini» alla ricerca del «segreto di Dio».
La vicenda umana e professionale di una celebre figura di educatrice e terapeuta. Francese, fra le prime nella pratica della psicanalisi, con una spiccata capacità pratica, F. Dolto ha lavorato tutta la vita con i bambini (e gli adulti). La sua vicinanza a Lacan e l'interpretazione psicanalitica del Vangelo.
La solitudine è il crogiolo dell’amore. È la prova per la quale passano, a livelli diversi, lo sposo, l’amico, il mistico. Essa non è sterile ripiegamento, ma realizzazione della costante novità del desiderio: desiderio dell’altro...
Il modello operativo del santo perfetto e di una formazione che tende alla perfezione è quello che potremmo definire della «canalizzazione», raffigurabile come una freccia che prende una direzione precisa verso un punto preciso, la perfezione, appunto, escludendo tutto il resto.
Quando si fa l’esperienza della scomparsa di una persona cara è come se qualcosa si fosse rotto dentro di noi. Per risanare la ferita occorre molta pazienza e l’attivazione delle risorse umane e spirituali per elaborare positivamente il cordoglio. Un ruolo molto importante occupa in questo la comunità.
Qualche riflessione per il discepolo: quando per fedeltà al maestro si trova a vivere la situazione di chi ha perso tutto (almeno così pare), il passato non c'è più, il presente lo punisce senza che il futuro abbia prospettive.
Saper dire: «Ti perdono» è il traguardo finale di un percorso fatto di piccoli successi e sofferenza. La «purificazione» del passato,con la conseguente liberazione dalla rabbia e dal risentimento è il premio finale che spetta a chi, nell’oggi,sceglie questa via per gestire i suoi conflitti, verso una vera e matura riconciliazione.
Quale reciproco apporto potranno dunque offrirsi una teologia e una psicologia, che non siano chiuse in se stesse, e che perciò sappiano farsi aperte e interrogative del Mistero, l'una in ascolto dell'altra, insieme in ascolto dell'Altro?
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