Vita nello Spirito

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Vivere quest'anno all'insegna del messaggio paolino è, per noi monaci e monache, occasione preziosa per riaccostarci al testo della nostra Regola, interrogando san Benedetto circa la sua sintonia con il grande san Paolo che è, per lui, l'Apostolo per antonomasia.

La coerenza interna dell'opera sembra avere più consistenza se si appoggia ad una corrispondenza verbale e strutturale, dunque su una corrispondenza che si basa sul vocabolario. Nel nostro caso si tratta di una sola parola: laetitia, parola che in entrambi i sermoni, ha un peso.

Il rinnovamento degli studi cistercensi nelle recenti decadi ha collocato l'abate di Stella tra le figure centrali della spiritualità monastica del XII secolo. Malgrado il risorgere di un interesse a proposito di Isacco come autore alcune nubi sono sospese su Isacco come uomo.

San Benedetto articola il ritmo temporale seguendo la grande arcata dell'anno liturgico "aula temporis" come è stato definito, nel quale la Chiesa si lascia condurre e istruire dallo Spirito, e il cui fondamento irradiante è la Pasqua di Cristo.

La dimensione costitutiva della spiritualità biblica traspare da tutte le pagine della Regola Benedettina, in quanto essenziale e determinante nella relazione con Dio, secondo il Padre del Monachesimo occidentale così come per i suoi predecessori orientali.

L'Eucaristia costituisce la fonte e il culmine della Scuola dell'amore cristiano e monastico. Non è possibile per noi amare come Cristo ci ha amati, se non ci alimentiamo a questa sorgente divina... Non c'è Eucaristia senza amore e non c'è amore senza Eucaristia.

Come possiamo rendere visibile e concreta la nostra scelta di vita luminosa, vigilante in attesa del giorno non macchiato dalle oscurità della notte? Penso che la forma migliore consista nella santa attività del contemplativo.

 Vita Monastica

 Bernardo, contemplativo e servo
dell'unità della Chiesa

di P. Gabriele Maria Checchi o.cist.

 

Introduzione

Da quando il 25 giugno 2005 è stata riaperta la chiesa inferiore del nostro monastero - quella chiesa che dal 1790 al 1970 ha raccolto la preghiera fedele e perseverante di tante madri e sorelle che ci hanno precedute nella fede - è divenuta consuetudine, in occasione della festa di S. Bernardo, ospitare un concerto d'organo, nell'ambito della manifestazione culturale promossa dall' Associazione per il recupero e la valorizzazione degli organi storici della città di Cortona.

Visione e formazione dell'uomo
nel capitolo VII della Regola di S. Benedetto

Come San Benedetto concepisce l’uomo
e lo forma alla luce del capitolo 7 della “Regola”


Riflessioni di P. Giorgio, monaco trappista



1. Genere letterario di RB 7



I cc 4-7 vengono chiamati generalmente “sezione spirituale” della RB, in opposizione - se così si può dire - agli altri cc della R che parlano dell’ordinamento del monastero, delle varie osservanze.

Visione e formazione dell'uomo
nel capitolo VII della Regola di S. Benedetto


Il sottofondo psicologico del cap. VII
della Regola di S. Benedetto


Riflessioni di P. Bernardo, monaco trappista


(terza parte)

E’ necessario sapere quale idea ha S. Benedetto dell’uomo, nel suo Cap. VII, per capire come imposta la formazione di colui che si presenta alla sua scuola.


La finalità, della formazione è un risultato che si ottiene molto tardi e gradualmente. Il lavoro di formazione è di tutti i giorni. Tuttavia nella programmazione, è fondamentale sapere cosa si vuole raggiungere.

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