Vita nello Spirito

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 62

Nel linguaggio comune la "crisi" è avvertita come un momento oscuro da superare al più presto, talvolta solo passivamente, aspettando che passi. In realtà essa può costituire un momento fecondo e costruttivo, il tempo forte per generare comprensioni e cambiamenti che un piatto scorrere sulla superficie dell'esistenza non permetterebbe mai di attuare.
Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14,17).
La parola è un respiro che realizza un meraviglioso incontro tra il nostro essere interiore e l'universo che ci circonda. Ma la parola può essere anche suono vuoto. Per riscattarne la dignità occorre il silenzio, non già come assenza di comunicazione, bensì come tempo di ascolto degli echi che la parola suscita dentro di noi.
Il tema della missione non è mai mancato nella storia millenaria del cristianesimo, ma solo con il concilio è stato reso ufficiale, sentendo il bisogno di dedicargli un documento ufficiale ed esplicito.
La nostra fede afferma che la creazione non è un prodotto del caso. Essa è frutto della bontà e della sapienza di Dio.
In un documento dell’Episcopato italiano "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia", è scritto che "comunicare il vangelo è compito fondamentale della Chiesa" e che "la missione ad gentes non è soltanto il punto conclusivo dell’impegno pastorale ma il suo costante orizzonte e il suo paradigma per eccellenza".
Sabato, 26 Giugno 2004 11:20

Separazione difficile (Marie Romanens)

Non vi è nulla di anormale nel sentirsi tristi quando un figlio ci lascia, perché ciò significa che ci si trova a superare una nuova tappa, quella della separazione, che implica inevitabilmente una sensazione di perdita.
La paura di vivere è tale perché si è sempre tentati di fuggire dalla realtà contingente e non si ha mai il tempo per fermarsi un po' a riflettere, per comprendere veramente quello che siamo...
"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui... Andate, dite ai suoi discepoli...". Si legge sconcerto in questo chiaro annuncio di Marco.
La Congregazione per il culto divino, nel Documento Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali (nn. 16-38) afferma che "questo spazio di tempo è ben chiamato il "Triduo del crocifisso, del sepolto e del risorto" e anche triduo pasquale, perché con la sua celebrazione è reso presente e si compie il mistero della pasqua, cioè il passaggio del Signore da questo mondo al Padre".
Vivere per servire: ecco un ideale davvero bello per un cristiano! Ogni autentico servizio, infatti, ha la sua radice nel mistero di Cristo che per salvarci "pur essendo di natura divina..., spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo" (Fil 2, 6-7). Gesù è venuto sulla terra per insegnarci a servire.
Sabato, 26 Giugno 2004 11:04

Il quinto elemento cosmico

Il quinto elemento cosmicodi Marcelo BarrosLa progressiva deforestazione non discende solo da un modello economico predatorio, ma anche dalla carenza di una spiritualità in grado di integrare la natura. Eppure il legno lo troviamo al cuore di culture e religioni.Per varie culture indigene, l'essere umano fu fatto con il legno. La principale festa degli indios del centro del Brasile si chiama Quarup. In tale occasione le comunità riconoscono gli spiriti degli antenati, presenti in tronchi di palma bunti. Gli uomini li trasportano ritualmente e danzano con essi per ricevere la saggezza degli antenati. Allo stesso modo, nella religione candomblé di…

Search