Ecumene

La libertà in Cristo non ha solo una strada che divide il cuore e il resto del corpo, ma tante strade che abbracciano l’uomo e la sua libertà nella propria pienezza.
Il nostro compito nella società secolarizzata non consiste nel mutarne le strutture, affinché esse cambino l’uomo. Il nostro compito è di cercare di lasciare che Dio parli ad ogni essere umano che noi incontriamo...
Lunedì, 20 Maggio 2013 22:42

Una parabola buddista

Le scimmie, visti gli arcieri, furono prese da terrore di morte e andarono dal Bodhisatta, dicendo: «Che cosa faremo?»...
La tradizione spirituale dell’Etiopia, abbiamo detto, affonda le sue radici nella tradizione dei Padri del deserto egiziano; ma ve ne sono anche altre...
Gli avvenimenti storici rappresentano le potenzialità umane, le mostrano nella loro attualizzazione e simbolizzano in essa lo scopo stesso della storia.
Lo spirito è quella funzione vitale che caratterizza l'uomo come tale nelle sue manifestazione religiose, culturali e morali. Lo Spirito divino, invece, è l'unità di capacità e di significato.
Il cambiamento del clima non è cominciato solo con il Papa, scelto “quasi dalla fine del mondo”. Ormai da decenni tale cambiamento compie i propri passi.
Papa Francesco è noto per le sue posizioni a favore del dialogo inter-religioso, e specialmente le buone relazioni con l'ebraismo.
Gesù e il Buddha sono figure per molti aspetti diversissime, ma che infondo hanno anche dei tratti in comune, sia nel percorso sia nell'insegnamento. Entrambi sono stati degli eretici per le culture di provenienza, perché grazie alla loro capacità di cogliere l'essenzialità dell’esperienza religiosa si sono posti oltre i legalismi e gli schematismi.
Sin dalla prima giornata pontificale, Papa Bergoglio ha colpito credenti e non credenti nel mondo intero ma anche ha colpito il Patriarca Patriarca Bartolomeo I.
Le chiese cristiane in Marocco sono in forte crescita per l'afflusso di molti studenti stranieri. Crocevia tra l'Europa, l'Africa e il mondo arabo, il Marocco gode di una posizione geografica e di una stabilità politica che lo rendono un paese ideale per questo tipo di strutture.
In questa sede vorrei osare e scegliere una strada poco battuta, ancora pressoché inesplorata, cercando nei limiti del possibile di combinare due inclinazioni – quella interiore e quella proiettata verso l’esterno, – per muovere alla volta di quel popolo cui un tempo siamo appartenuti (e, forse, tutt’ora apparteniamo) e di cui, in prospettiva soteriologica, ognuno di noi è chiamato a far parte. 

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